Pittura, Musica e Poesia: Domenica Regazzoni e Lucio Dalla
Grazia Chiesa
Molte cose mi affascinano di Domenica Regazzoni: sa amare musica, pittura e poesia in modo globale, come sa amare la vita nella sua totalità. Non è una facoltà di tutti amare così intensamente la vita e saperci dare un'onda di energia indicandoci che c'è speranza, che nonostante tutto c'è speranza!
Domenica Regazzoni ce la porge, questa speranza, con i suoi colori, con i collage, con le immagini ricche di intenso fascino, anche là dove è minimo il pulsare del vento, il sussurro del respiro, il palpitare del cuore. Ci introduce anche in un mondo affascinate nel quale i colori sono uniti ai suoni e ai versi poetici, in questo caso di Lucio Dalla, uno tra i più grandi cantautori del nostro secolo, musicista affermato e suo amico così come lo è, tra i musicisti, Mogol. Le opere che compongono questa esposizione non sono delle illustrazioni, sono delle libere e liriche interpretazioni di un'artista che da anni sa unire alle profonde pulsioni interiori, suscitate dai colori, quelle che le nascono dall'ascolto assiduo di musiche di questo secolo che resteranno indimenticate. Oltre ai numerosi spunti toccanti di questa straordinaria esposizione alla Fondazione Stelline a Milano, c'è da segnalare anche il catalogo, edito a cura della Galleria Blu, e l'affascinante CD in esso contenuto. Vi si sente la v oce di Lucio Dalla che canta Nun parlà e Occhi chiusi (musica come respiro, poesia come luce) e a conclusione il pezzo Kirie di Cesare Regazzoni, dolce e acquietante. Riporto, perché emblematici di tutta la mostra, tre versi di Alda Merini pubblicati nelle prime pagine, versi che la grande poetessa ha dedicato due mesi fa a Domenica Regazzoni: "L'arte è un purissimo velo... la musica fa respirare. A Domenica".
Corriere dell'Arte