Regazzoni e Dalla
Lea Mattarella
Il Novecento è stato il secolo che ha riconosciuto quella fratellanza tra la musica e la pittura da cui è nato l'astrattismo. Domenica Regazzoni, prima musicista e poi definitivamente pittrice ormai da 25 anni, ha fatto della musica il motivo da cui trae origine la sua arte. Una pittura che, a poco a poco, ha abbandonato la figura. Questa mostra romana presenta un cospicuo nucleo di opere, frutto di un impegno di quattro anni, ispirato alle canzoni di Lucio Dalla.
Attraverso una materia preziosa e raffinata, dominata dal blu, colore che per Kandinsky rappresentava l'interiorità, Regazzoni ha convertito il ritmo e le parole in immagini. Ecco "Anna e Marco", un sole e una luna che si specchiano, oppure "Liberi", un quadro dominato dalla leggerezza del cielo, che contrasta con un lembo di terra molto materico. Regazzoni infatti inserisce spesso materiali come garze, stoffe, sassi, vetri, pezzi di legno. Li utilizza per ottenere profondità ed incantevoli effetti cromatici.