Domenica Regazzoni: Opere su carta
Gino Napoli
Una mostra che parla della percezione del mondo, filtrata dalla sensibilità primitiva dell'artista, e dello sforzo-necessità di fissare e consegnare alla storia l' attimo in cui lo sguardo perfora il visibile e naviga al vero centro che attira la nostra attenzione. A rivelare il mondo del soggetto raffigurato è una sottile sfumatura avvertita solo da chi "sa vedere" e non si fa fuorviare dal muro artatamente eretto a proteggere il proprio liquido mondo. Domenica Regazzoni coglie l' attimo in cui l' animo dei suoi personaggi è messo a nudo e, con amore, ne svela il trepidare, il silenzio attonito a contemplare se stessi e a naufragare nei propri sogni e respiri. Con infantile innocenza Regazzoni legge tra le pieghe dei volti e del gesto e con pudore coglie il tremito delle mani e il lungo vagare dello sguardo. Questa capacità di immedesimazione viene affidata a linee dolci o nervose perche lei è diventata medium di quel momento sereno o conflittuale che sia. I soggetti vivono scontornati, centro di un universo assoluto dove non esiste altra galassia che l' essere se stessi, argonauti di un divenire totale. Altri sono incastonati nel reale, la vita quotidiana che scorre in un insieme che segna uomini e cose. E la materia trepida in colori cangianti così come la storia del quotidiano ritmicamente ritorna e diventa epopea. Regazzoni con tenero segno e colore ci narra le annotazioni empatiche che ha con i soggetti ritratti. Con segni netti e scattanti ci trasmette la concitazione del momento e il pulsare di un evento. Lo sguardo profondo di Domenica ci svela l'arcano di personaggi che non hanno più una propria storia ma appartengono al bene universale che è il fatto umano. Questo modo di fare pittura annulla la distanza tra il se e l' altro, tra il soggetto e l' artista, tra il personale e il mondo esterno. Lo sguardo si posa sulle opere di Regazzoni con innocente curiosità e passione vissuta. Infatti stiamo guardando noi stessi.