Il Tempo delle Parole e delle Immagini
Silvia Evangelisti
Immagina il cielo in una giornata di sole dove il giallo e il blu raggiungono lo splendore. O un mare trasparente e così tranquillo che a occhio nudo è possibile scandagliarne il fondo. Bellezza e perfezione.
Gli haiku di Domenica Regazzoni dicono che la bellezza esiste ma non è perfetta, per nostra fortuna. E raccontano di lievi ma tangibili momenti di grazia in cui, dietro la coltre delle cose e del visibile, abita un mondo fatto di grazia e colore, di eleganza e di ricordo, di polvere viva che abbraccia la nostra storia e ne assolve ogni malinconia. Un mondo a volte screziato e impervio che in fondo è nostro, ci appartiene fin nelle viscere, è sotto gli occhi, basta scavare un pò, anche se in pochi lo fanno perchè prende tempo, non regala offerte speciali, non offre laute promesse. Non ci chiede nemmeno di noi nè giudica. Il lasciapassare non serve: basta liberarsi delle zavorre del quotidiano e abbandonarsi al Tempo Senza Tempo, e con animo viandante, avventurarsi in queste geografie minime ma dense, uscendo e entrando dall'una all'altra, portando ogni volta qualcosa con sè.
Domenica Regazzoni è artista poetica. Significa che traduce in segno artistico le visioni che i poeti traducono in versi e parole.
"Ut pictura poësis", scriveva Quinto Orazio Flacco nella sua Ars Poetica. “Come nella pittura, così nella poesia”. A lungo, nei secoli, si è discusso su questo tema, da Orazio, appunto, a Leonardo, all'Accademia - nel 1547 Benedetto Varchi teneva all'Accademia Fiorentina una "Lezzione" su quali fossero le similitudini e le differenze tra pittori e poeti e come il tempo di percezione di un quadro e di una poesia fossero tra loro dissimili.
Nel Libro di Pittura Leonardo annota: "Or vedi che differenza è dall’udir raccontare una cosa che dia piacere all’occhio con lunghezza di tempo, o vederla con quella prestezza che si vedono le cose naturali. Ed ancorché le cose de’ poeti sieno con lungo intervallo di tempo lette, spesse sono le volte che le non sono intese [...] ma l’opera del pittore immediate è compresa da’ suoi riguardatori."
Ma in realtà Leonardo non conosceva (nè poteva essendo l'haiku nato dopo la sua morte) la composizione giapponese in 3 versi, che contrae il tempo e tende all'immediatezza della percezione così come Leonardo descrive la pittura.
I preziosi haiku di Domenica Regazzoni riprendono in sintesi di immagine l'impalpabile senso della natura, delle stagioni che scorrono di cui evocano un attimo astratto dal Tempo, che sono il semplice e complesso cuore dei componimenti poetici giapponesi.