Dal legno al suono

Dal legno al suono

Firenze - Palazzo Vecchio Sala D'Arme - 2003
Milano - Teatro dal Verme - 2004
Lecco - Museo Civico Villa Manzoni - 2005
Milano - Bel Art Gallery - 2006
Roma - Auditorium Parco della Musica - 2006
Kyoto - Galerie Miyawaki - Froom Wood to Sound - 2008

Violini allo stato embrionale; violini ridotti a frammenti; e anche violini spaccati di cui s’intravvede la matrice d’un suono ormai spento; ma ancora: singoli elementi di violini limitati alla circonferenza o alla sola superficie dell’istrumento dove le due “f”, ora mute, ne definivano per sempre la voce immutabile...
Certo: è proprio di questi violini ancora in divenire o resi simili a inedite strutture scultoree che prende lo spunto la suggestiva mostra di Domenica Regazzoni dedicata a suo padre - il grande liutaio - che spese tutta la vita alla costruzione paziente e impeccabile di questi pronipoti dei Guarneri, Stradivari, Amati dei tempi andati.
Ed è appunto da questa convivenza con il nobile istrumento e la sua laboriosa e delicatissima elaborazione vicino al padre liutaio - con i misteri incomunicabili nella ricerca dei materiali e delle vernici adatte - che l’artista ha preso l’avvio per realizzare - attraverso l’artificio della sua manualità, ma anche con la memoria idolatrata del lavoro paterno - le sue opere attuali: non ”quadri” o ”statue” ma documenti di un’artigianalità familiare e insieme invenzioni autonome ”in chiave di sol” di piccoli trofei lignei...
Tratto da "I violini resuscitati di Domenica Regazzoni" (Gillo Dorfles).

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