Domenica Regazzoni
Spazio Cima - Roma
05 ottobre 2022 / 05 novembre 2022
Si tratta di una trentina di opere del filone creativo intrapreso dalla Regazzoni a partire fin dagli anni Novanta mirato a tradurre in segno artistico le immagini di varie forme poetiche a partire dalle struggenti liriche di Antonia Pozzi fino ai testi delle canzoni di Mogol e Lucio Dalla sempre alla ricerca di un punto d’incontro tra le diverse arti.
In questa esposizione, la figurazione della poesia prende forma in suggestive opere su carta con una personalissima reinterpretazione degli HAIKU, i celebri componimenti poetici giapponesi che l’artista definisce “una manciata di parole e colori, in cui il fondamento non è ciò che viene detto, ma il non detto”.
Ispirata dall’antica tecnica Kintsuji , cioè l’arte di rimettere insieme i cocci con l’oro -materiale che ne valorizza il risultato – Domenica Regazzoni raccoglie frammenti provenienti da altri lavori, componendo nuove forme e liberando rinnovate emozioni. Una passione per la manualità ereditata dalla figura paterna, Dante Regazzoni, considerato tra i maggiori esponenti della liuteria italiana del Novecento il cui laboratorio è diventato parte integrante del Museo degli strumenti musicali dell’Accademia di Santa Cecilia presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma dove l’artista tenne una personale nel 2006.
Come scrive Silvia Evangelisti nella prefazione del catalogo edito da Silvana Editoriale “Gli Haiku di Domenica Regazzoni dicono che la bellezza esiste ma non è perfetta, per nostra fortuna. E raccontano di lievi ma tangibili momenti di grazia in cui, dietro la coltre delle cose e del visibile, abita un mondo fatto di grazia e colore, di eleganza e di ricordo, di polvere viva che abbraccia la nostra storia e ne assolve ogni malinconia…”
Links:
Locandina mostra
Sito ufficiale
Catalogo mostra
10 domande a Domenica Regazzoni